...in cento ben pugnate battaglie...
Giuseppe Verdi, 100 anni di vita sullo schermo a 100 anni dalla morte in 100 film per 100 minuti
Il fenomeno cinema si era innescato da un lustro. Verdi ne conosceva l'esistenza? Chissà se poteva supporre che avrebbe accolto nelle sue sale buie masse infinitamente maggiori di quelle dei teatri d'opera!
Un video antologico sulla presenza di Giuseppe Verdi nel cinema vuole anzitutto evidenziare il passaggio di consegne dello spettacolo popolare dal topos ottocentesco del palcoscenico operistico al topos novecentesco dello schermo cinematografico (e sintomaticamente Bernardo Bertolucci apre il suo Novecento proprio con la morte di Verdi, una scomparsa che segna la demarcazione fra due epoche).
Criteri per la selezione dei cento film sono anzitutto l'esclusione di film per la TV e i documentari, e l'inclusione di film che hanno per argomento Verdi (biografie o spaccati storici), le sue opere tradotte per lo schermo o, più semplicemente, citazioni di musiche verdiane come commento e sulla scena, nonché citazioni verbali di argomenti verdiani.
La scelta è stata fatta nell'ambito di tutta la filmografia mondiale (con i limiti della reperibilità dei supporti), selezionando, montando ed elaborando le citazioni in modo da creare un tessuto narrativo che restituisca non solo un panorama sintetico della ricezione di Verdi nel cinema, ma un ipertesto filmico avvincente a vedersi, in cui trovi posto, accanto all'intonazione "celebrativa", anche quella ironica, paradossale, rivelatrice, poiché le opere verdiane sono state un vero e proprio medium espressivo, con una rete di connotazioni attribuite loro dal successo teatrale e dall'immaginario collettivo.
Trovano posto nel video anche rarità del periodo del muto come Intolerance (del 1915, con compilation di musiche verdiane), piuttosto che Giuseppe Verdi di Carmine Gallone (1938) con B. Gigli, o Aida (1953) interpretata dalla giovane Sofia Loren, o I pugni in tasca (1965) con il finale dissacrante da Traviata, o ancora l'associazione mafia-spaghetti-opera di tanti film americani...
E poi l'uso di Verdi in film di autori diversissimi che vanno da Billy Wilder ai Fratelli Marx, da Dario Argento a Fassbinder, da Scola a Herzog, da Ozu a Scorsese, da Visconti a Mel Brooks, da Giordana a Huston, da Cimino ai fratelli Taviani, da Zeffirelli ad Ang Lee, a Carlos Saura; con una girandola di volti altrettanto diversissimi: da Al Jolson a Beniamino Gigli, Claudia Cardinale, Tito Gobbi, Alida Valli, Robert De Niro, Yves Montand, Burt Lancaster, Vittoria Lepanto, Max von Sidow, Eduardo De Filippo, Alec Guinness, Klaus Kinski, Hanna Schygulla, Jack Nicolsson, Liz Taylor, Peter Ustinov, Alan Bates, Barbara Streisand, Richard Gere, Jose Van Dam, Marcello Mastroianni...